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Editorial | Mag 2021

SEO & SEM

Differenze e best practices per una SEO corretta

by Matteo Tirante

Per SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search engine marketing) si intendono tutte quelle strategie ed attività volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca, la differenza tra le due e che la SEM prevede un budget mentre la SEO no.

 

Prima di parlare delle tecniche base di una buona SEO, facciamo un piccolo riepilogo sul modo in cui Google gestisce i risultati di ricerca.

 

È tutta questione di posizioni

Immagina la ricerca di Google come il pubblico di un concerto, gli spettatori che sono avanti avranno una visibilità maggiore di quelli che sono dietro, quindi e più probabile che quando il cantante sceglierà qualcuno tra il pubblico, sarà nelle prime file e non nelle ultime.

La stessa cosa succede nella ricerca di Google dove chi è in cima alla lista dei risultati avrà una visibilità maggiore e più possibilità di essere scelto dall’utente che ha effettuato la ricerca, ma come chi è in prima fila ha pagato un biglietto più alto per essere in cima, anche per essere in cima ai risultati di Google bisogna pagare, i primi 4 risultati infatti sono annunci a pagamento: che cosa vuol dire? Semplicemente che devi pagare Google per apparire in quella posizione, tramite un meccanismo ad “aste” basato sul Pay per Click (PPC).

In estrema sintesi: se vuoi apparire in quelle 3/4 posizioni per la chiave di ricerca “negozio gelati Milano”, devi stanziare un budget ed un periodo di riferimento della campagna pubblicitaria.  Quando un utente vedrà il tuo annuncio sponsorizzato e ci cliccherà sopra, spenderai dei soldi. 

Quanto? Dipende da quanti competitor stanno facendo la stessa cosa. Per questo si tratta di un meccanismo “ad asta”: si compete con gli altri per apparire nei primi risultati.

Quali sono i vantaggi degli annunci sponsorizzati su Google? LA POSIZIONE. Google, dovendo monetizzare, garantisce la migliore visibilità a chi paga. Gli svantaggi? Quando smetti di pagare, sparisci da quelle posizioni.

Sotto gli annunci a pagamento (che, ripetiamo, si riferiscono alle prime tre / quattro posizioni) si apre il mondo della ricerca “organica”, ovvero dei risultati NON a pagamento. È qui che agisce la SEO.

SEO & Best practices

Una buona SEO permette di raggiungere quei risultati in maniera abbastanza stabile nel tempo: se vengo posizionato in prima posizione per la chiave di ricerca “negozio gelati Milano”, adottando alcune tecniche ed accorgimenti ad hoc manterrò la posizione nei mesi (o negli anni). 

La differenza è quindi sostanziale: con gli annunci a pagamento (SEM) appaio nelle posizioni migliori, ma devo pagare ogni giorno per esserci. Con un servizio SEO, pago un professionista per raggiungere determinate posizione e mantenerle, ma queste rimangono sostanzialmente stabili nel tempo. I costi, inoltre, sono nettamente inferiori (per approfondire questo discorso puoi inviarci una richiesta di informazioni tramite il nostro form di contatto: aboutweb.it/contatti).

Abbiamo spiegato la differenza tra un servizio SEO e le campagne sponsorizzate su Google (SEM) ; adesso andiamo a vedere quali sono i fattori che incidono maggiormente su un buon posizionamento “organico” (ovvero NON a pagamento).

1. Bloccare la scansione indesiderata di informazioni non sensibili usando un file robots.txt

Un file robots.txt indica ai motori di ricerca se possono accedere a parti del sito e quindi eseguirne la scansione. Questo file, che deve essere denominato “robots.txt”, viene inserito nella directory principale del sito. È possibile che le pagine bloccate da robots.txt siano comunque sottoposte a scansione, pertanto devi utilizzare un metodo più sicuro per le pagine che contengono dati sensibili.

2. Descrivere accuratamente i contenuti della pagina

Scegli un titolo di facile lettura e che comunichi in modo efficace l’argomento dei contenuti della pagina.

3. Riassumere con precisione i contenuti della pagina

Scrivi una descrizione che sia allo stesso tempo informativa e interessante per gli utenti che hanno visto il tuo meta tag description come snippet in un risultato di ricerca. Non esiste un limite di lunghezza minima o massima del meta tag description, tuttavia ti consigliamo di assicurarti che sia abbastanza lungo da essere completamente mostrato nei risultati di ricerca (tieni presente che gli utenti potrebbero vedere snippet di dimensioni diverse a seconda di come e dove eseguono la ricerca) e contenga tutte le informazioni necessarie agli utenti per capire se la pagina sia utile e di loro interesse.

4. Immaginare di scrivere un riepilogo

Proprio come faresti per scrivere il riepilogo di un documento di grandi dimensioni, pensa quali sono i punti principali e secondari dei contenuti della pagina e decidi dove utilizzare correttamente i tag heading.

5. Controllare il markup tramite il test dei risultati multimediali

Una volta applicato il markup ai contenuti, puoi eseguire il test dei risultati multimediali offerto da Google25 per assicurarti che non ci siano errori nell’implementazione. Puoi inserire l’URL dei contenuti o copiare l’HTML effettivo che include il markup.

6. Creare una gerarchia di flusso naturale

Semplifica il più possibile per gli utenti l’accesso ai contenuti sul tuo sito, dai più generici ai più specifici. Aggiungi quando appropriato pagine di navigazione e organizzale in modo efficace nella struttura dei link interni. Assicurati che tutte le pagine del sito siano raggiungibili tramite link e che non richiedano una funzionalità di ricerca interna per essere trovate. Collega le pagine correlate, ove opportuno, per consentire agli utenti di scoprire contenuti simili.

7. Utilizzare parole negli URL

Gli URL con parole pertinenti ai contenuti e alla struttura del sito risultano più semplici per i visitatori del sito.

8. Scrivere testo leggibile

Gli utenti amano contenuti ben scritti e facili da seguire.

9. Scegliere testo descrittivo

L’anchor text che utilizzi per un link dovrebbe fornire almeno un’idea di base sull’argomento della pagina collegata.

10. Utilizzare gli elementi HTML < img > o < picture >.

Il markup HTML semantico consente ai crawler di trovare ed elaborare le immagini. Con l’elemento <picture> puoi anche specificare più opzioni per diverse dimensioni dello schermo per le immagini adattabili. Puoi anche utilizzare l’attributo loading=”lazy” per le immagini per velocizzare il caricamento della pagina.

11. Utilizzare nomi file e testo alternativo brevi ma descrittivi

Come molte altre parti della pagina oggetto di ottimizzazione, i nomi file e il testo alternativo risultano più efficaci quando sono brevi ma descrittivi.

12. Acquisire familiarità con i siti di social media

I siti creati attorno all’interazione degli utenti e alla condivisione hanno reso più facile mettere in contatto gruppi di utenti aventi un interesse comune con contenuti pertinenti.

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