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Editorial | Feb 2021
Il Marketing che non stai facendo:
Buoni propositi per crescere nel 2021
by Matteo Tirante
1.
Partire da ciò che si può fare, per costruire una strategia realistica
La tentazione di fare programmi solo per “quando tutto tornerà come prima” è forte, ma non è la risposta giusta alle difficoltà che stiamo vivendo. L’unico modo per resistere alla crisi e per crescere è partire da ciò che si può fare momento per momento, non porsi come base una condizione ideale. Questa deve essere la nostra lezione di resilienza: quando ci si para davanti un ostacolo imprevisto, invece di concentrarci su ciò che non possiamo più fare, è bene pensare a ciò che ci è ancora permesso realizzare e svilupparlo al meglio.
2.
Avere la certezza che da ogni battuta d’arresto si possa uscire migliori
La chiave per continuare a crescere e il fulcro di tutti i nostri buoni propositi per il 2021, dovrebbe essere la certezza che, se anche saremo costretti a rallentare o fermarci nuovamente, non ci lasceremo sopraffare dai tempi morti, ma useremo le eventuali “pause forzate” per apportare miglioramenti al nostro servizio, al nostro prodotto, alla nostra azienda. Potrà trattarsi di fare qualche passo avanti verso una più completa trasformazione digitale, di dedicare più risorse alla ricerca e all’innovazione o di cogliere l’occasione per discutere di quel rebranding che andiamo rimandando da un po’.
Ad esempio, molte aziende, anche italiane, hanno già iniziato quella che viene definita “marketing trasformation”. In tanti però commettono l’errore di intendere questo fenomeno come una semplice riorganizzazione della tecnologia o modifica/aggiornamento degli strumenti di marketing consolidati, non considerando la grande opportunità di creare nuovi tipi di valore per il proprio business.
3.
Prendiamo in considerazione il Customer Value, che potremmo tradurre nel Valore per il Cliente
Potrebbe essere una leva fondamentale di crescita, perché tutte quelle “forze”, di cui abbiamo parlato prima, rendono indispensabile costruire con i clienti relazioni che vanno al di là del singolo prodotto o servizio. Tenendo presente che siamo in un mondo in cui la battaglia dei prezzi è ormai impossibile da vincere, il brand deve essere capace di offrire qualcosa in più. E, infine, perché ottenere un nuovo cliente può costare 5 volte di più che mantenerne uno esistente.
Creare valore per i clienti significa creare valore per il tuo business.
4.
Focalizzarsi sull’aspetto della Privacy
In uno scenario sempre più digitale e interconnesso, le imprese dovranno rendere la privacy dei loro interlocutori una delle principali aree su cui investire risorse. È ora di dare vita a un tessuto digitale in cui i consumatori siano consapevoli in merito all’utilizzo dei loro dati sensibili e sereni rispetto alla loro tutela.
5.
Puntare sempre di più sul video content
Che i video giocassero un ruolo chiave nelle strategie di marketing digitale non è certamente una novità, ma il loro gradimento da parte degli utenti della rete ha subito un’ulteriore impennata negli ultimi mesi, e non si tratta di un trend destinato a scemare. Le aziende dovranno regolarsi di conseguenza, producendo regolarmente contenuti video di alto livello da affiancare a content testuale di qualità.
6.
E-commerce in pole position
Prevedibilmente, anche gli acquisti online continueranno a crescere, riconfermando una tendenza comunque già presente da qualche anno. Per Google, è altamente improbabile che i trend legati alla “spesa digitale” calino nuovamente ai livelli pre-Coronavirus, e ciò significa che le organizzazioni dovranno riprendere in mano da zero la loro strategia di e-commerce, rivalutandola passo dopo passo nella forma, nel contenuto e nella modalità di offerta.
Flessibilità prima di tutto.
Da accostare sempre alla versatilità e alla personalizzazione della proposta, e ovviamente alla comprensione delle reali necessità dei propri utenti di riferimento. Un’audience che cambia mette le aziende in condizione di evolvere a loro volta, ed essere flessibili equivale ad adattarsi più rapidamente ai nuovi trend, ad adeguare timeline e calendari alle esigenze del mercato, a produrre più regolarmente report da discutere e analizzare per dare vita a strategie fluide, mai rigide. Rivolgersi a consulenti esterni, specializzati nel supportare le imprese nella definizione e nell’analisi delle metriche più corrette, consentirà di ridefinire gli obiettivi se qualcosa non funzionasse come previsto.
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