Editorial | Dic 2021
Il web design incontra l’arte del raccontare: Storytelling
Negli ultimi anni, raccontarsi e raccontare storie è diventato sempre più un modo per accorciare le distanze, in termini emotivi, tra le persone alle persone. Sia da un punto di vista personale che lavorativo. Di fatto, raccontare storie in cui si narrano piccoli stralci della vita quotidiana o raccontare il proprio lavoro nei suoi aspetti sinusoidali e anche raccontare i prodotti di una certa azienda; tutto questo è diventato un’arte: l’arte dello Storytelling. Pertanto, c’è qualcosa di molto più romantico, forte, intenso e profondo nel comunicare narrando.
Che cos’è lo Storytelling?
L’arte dello Storytelling risale a tempi decisamente lontani da noi e consisteva nella narrazione orale e, nelle migliori situazioni, in forma scritta di storie in modo da tramandarle nelle generazioni successive. Facendo un salto temporale fino ad oggi, certamente la tecnologia ci permette di espandere i confini per coinvolgere, in ambito comunicativo, gli utenti in modo deciso ed empatico.
Un altro aspetto da affrontare è la natura delle storie: possono essere aderenti alla realtà o frutto dell’immaginazione, ma lo scopo è dare un senso logico a degli eventi e creare una trama che possa coinvolgere chi legge o ascolta la storia. Un altro vantaggio dello storytelling è che per le persone memorizzare una storia è molto più semplice che memorizzare una formula matematica, questo fattore lo rende un mezzo comunicativo e pubblicitario molto più efficace di altre soluzioni.
Storytelling Aziendale
Lo Storytelling è un processo che fa largo uso della emotività, che fa leva sulle emozioni viscerali come felicità, paura, meraviglia e stupore. Il suo obiettivo non è, per esempio in ambito aziendale, quello di convincere che il un determinato prodotto è il migliore, ma quello di trasmettere al lettore, o spettatore, un sentimento irrazionale, di pancia che lo porti ad immedesimarsi nel personaggio della “storia” e che gli faccia nascere il bisogno di vivere in prima persona le stesse emozioni. Lo Storytelling è quindi un prezioso alleato per le aziende, è il filo di Arianna tra gli utenti e le aziende.
Lo “Storytelling aziendale” è quindi una tecnica di comunicazione che consiste nel raccontare una storia per attirare l’attenzione del pubblico, veicolando un messaggio e stimolando uno specifico desiderio nei lettori o spettatori, persuadendoli a compiere una specifica azione.
I settori in cui viene utilizzato sono molteplici, ad esempio:
- I politici utilizzano lo storytelling per invogliare gli elettori a votarli.
- In ambito commerciale viene largamente utilizzato per invogliare i clienti ad acquistare un prodotto, un esempio sono gli spot pubblicitari dove in pochi secondi viene raccontata una storia per farci capire la validità o la necessità di un prodotto.
- Le aziende lo utilizzano per far conoscere e rafforzare il proprio brand sia nel mondo digitale che televisivo e radiofonico.
- Nei social media le agenzie di comunicazione creano brevi video con storie coinvolgenti per scopi pubblicitari.
Creare una storia efficacie
Il primo aspetto da considerare per creare uno storytelling convincente è l’impiego della prima persona, in questo modo è più probabile che il lettore o l’ascoltatore venga coinvolto nella storia, portando il rapporto tra narratore e utente ad uno stadio confidenziale.
Il secondo aspetto riguarda l’originalità della storia e il suo grado di interesse. Indipendentemente dal medium che andremo ad utilizzare, l’obiettivo comunicativo è intrattenere gli utenti con originalità e creatività, altrimenti perderanno interesse e non ci seguiranno più. Dobbiamo cercare di trasmettere il maggior numero di emozioni e concetti possibili con il minor numero di parole, senza questa regola diventeremo prolissi e di conseguenza poco interessanti.
Un terzo aspetto riguarda le storie raccontate attraverso i video, ponendo, così, l’attenzione sullo speaker. In particolare, ci riferiamo al timbro di voce, le inflessioni dialettali, utilizzare la giusta colonna sonora per raggiungere l’obiettivo: far suscitare le emozioni giuste al momento giusto

Storytelling e le regole del web
Nel momento in cui raccontiamo una storia sul web, è necessario adattarsi alle regole del mondo digitale (non sono regole scritte e obbligatorie) per ottenere i risultati ambiti. Così come per tutte le forme di pubblicità, vale il principio della sintesi, ossia, di trametter un messaggio nel tempo più breve possibile, in modo da attirare l’attenzione dell’utente nei primissimi minuti se si tratta di un video, nelle prime righe se si tratta di un testo scritto.
Prima di scrivere un contenuto è fondamentale studiare il pubblico di riferimento per poter destinare la nostra storia; quindi, per poter intercettare i suoi bisogni e i suoi desideri con una narrazione che lo colpisca fin da subito, evitando che cambi pagina e si diriga altrove.
I motivi principali per utilizzare lo storytelling all’interno dei siti web sono:
- Aumentare le visite
- Aumentare le vendite
- Far conoscere e rafforzare il brand
- Crescere di popolarità sui social media
Anche se la storia che raccontiamo è interamente inventate dobbiamo fare in modo che sia credibile, chi la legge deve poter credere che ci sia successa veramente.
Web design + Storytelling
- Immagini Le persone, in generale, preferiscono le immagini ai testi perché sono molto più semplici da elaborare e da memorizzare, se utilizzate creando un filo logico in modo da costruire un storia coerente.
- Illustrazioni Stesso discorso delle immagini ma anche meglio perché le illustrazioni non devono necessariamente rappresentare la realtà in modo complesso, spesso si usano le illustrazioni proprio per semplificare e soprattutto data la loro flessibilità è possibile combinare più elementi di una storia in uno solo.
- Sfondi Lo sfondo è un altro importante tassello per la nostra narrazione in quanto sfruttando immagini di grandi dimensioni si possono aggiungere dettagli e funzionalità alla narrazione.
- Parole In questo caso le parole fanno riferimento, non alle parti testuali di un sito web, ma a tutti gli elementi grafici e testuali che vengono inseriti, per esempio: il menu di navigazione, il testo di un bottone, un claim inserito sopra a un’immagine e tutti gli elementi che comprendono una parola o un breve testo.
- Parallax In italiano ‘parallasse’ è quella tecnologia che muovendosi dall’alto verso il basso (scroll-down) e viceversa (scroll-up) prevede la comparsa di diversi effetti che spaziano dal fade in (da trasparente a piena) fino ad animazioni più complesse. Utilizzare le animazioni per raccontare una storia risulta molto coinvolgente percè è l’utente a far avanzare la storia o ripercorrerla a ritroso.
- Video Infine, l’elemento preferito dagli utenti: i video. Essendo molto versatili possiamo utilizzarli su ogni piattaforma, dal sito web alle pagine social. Detto questo, è fondamentale ricordare che prima di strutturare un sito web bisogna comprendere qual è il nostro obiettivo e in che modo lo vogliamo raggiungere. Quindi quali elementi grafici, foto, che tipo di font, le animazioni ecc.
Conclusioni
In conclusione, possiamo affermare che l’arte dello storytelling trova legame con il marketing, ma è doveroso sottolineare che dietro a questi contenuti c’è professionalità e profonda conoscenza degli ambiti della comunicazione.
Lo Storytelling richiede principalmente grande creatività, ricerca minuziosa del target, attenzione ai dettagli e realizzazione di contenuti con un alto grado di salienza in modo da catturare l’attenzione del cliente per non lasciarlo andare mai più. Lo Storytelling renderà il vostro brand, la vostra mission unici, avrete un valore aggiunto che permetterà agli utenti di ricordare ciò che gli avete proposto. Il processo di storytelling segue diversi obiettivi: commerciali per la promozione di un prodotto, per fornire sostegno psico-emotivo alle persone che si trovano in difficoltà, istituzionale, elettorale e di branding.
Lo scopo finale è comunque sempre il medesimo, suscitare emozioni per persuadere chi legge o ascolta la storia a fare qualcosa.