Fattore umano e marketing digitale | L’importanza della community nella costruzione di un brand

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Editorial | Lug 2021

Fattore umano e marketing digitale

L’importanza della community nella costruzione di un brand

by Mattia Broglia

Nell’approcciarsi al mondo dei social è facile pensare che questi siano dominati da logiche strettamente di tipo numerico: likes, followers, visualizzazioni, tutto sembra farci pensare che per rendere appetibile il nostro brand e farlo crescere, sia necessario aumentare il più possibile il numero dei nostri seguaci in maniera indistinta, a tal punto da cercare scorciatoie e sotterfugi per raggiungere questo obiettivo.

Ma è davvero importante tutto ciò? Scopriamolo insieme.

Engagement: la vera valuta digitale

Raggiungere un elevato numero di utenti sulle piattaforme è sicuramente un obiettivo a cui ogni impresa deve puntare all’interno di un piano di promozione dei propri beni o servizi, ma non è tutto.

Ponendo lo sguardo all’evoluzione degli algoritmi che determinano la visibilità su instagram, e i recenti aggiornamenti, come l’occultamento del numero dei mi piace sui contenuti, è facile notare come il focus si stia sempre più spostando sull’engagement: ciò che ora più che mai determina la buona riuscita di un piano di comunicazione sui social è quanto riusciamo a fare interagire gli utenti con il nostro brand: in poche parole, quanto è forte la nostra community.

Le community sono gruppi di utenti attivi online, ma anche offline, che possono generarsi spontaneamente grazie alla condivisione di interessi comuni, oppure possono essere incentivate dagli stessi brand tramite la costruzione di spazi appositi.

Spesso si tratta di consumatori legati al brand, altamente fidelizzati, che possono trasformarsi in veri e propri influencers, generando passaparola all’interno della loro cerchia sociale; non stiamo parlando necessariamente di personalità notorie sul web, ma anche normali consumatori a cui viene attribuito un certo grado di fiducia da parte di amici e parenti.

È molto importante individuare questi utenti particolarmente attivi, assicurarsi che la loro opinione rispetto a noi rimanga positiva, e possibilmente premiarli.

Un esempio: recentemente, Microsoft ha donato ad uno degli utenti Xbox più fedeli ed attivi un abbonamento a vita al suo servizio GamePass. È scontato dire che stiamo parlando di un colosso, ma si tratta di dinamiche utili ad imprese di qualsiasi dimensione.

Un altro beneficio che possiamo trarre dalla cura della community è sicuramente il feedback che riceviamo da essa: le conversazioni tra utenti sono di fondamentale importanza per comprendere l’umore del target rispetto ai prodotti o servizi che offriamo, ed i contenuti che pubblichiamo.

Ecco alcune pratiche utili per favorire la crescita della nostra community: 

  • partecipare alle conversazioni in rete che riguardano il nostro Brand. 
  • rispondere il più possibile ai commenti. 
  • garantire un impeccabile customer service. 
  • condividere ed incentivare lo user generated content. 

Bad habits sui social

Vediamo ora perché l’acquisto di followers è una pratica altamente sconsigliata:

Come abbiamo già accennato, Instagram premia l’engagement, proponendo contenuti con cui gli utenti interagiscono volentieri. Questo vale anche per le stories: verranno messe in evidenza sui feed degli utenti nel momento in cui questi inizieranno a visualizzarle frequentemente.

Detto ciò, acquistare seguaci non farà altro che riempire la nostra pagina di profili “vuoti”, che non interagiranno con i nostri contenuti in nessun modo.

Inoltre, l’acquisto di followers è una pratica facilmente smascherabile da qualsiasi utente che abbia un minimo di dimestichezza con la piattaforma: l’engagement rate risulterebbe molto basso, con tanti seguaci ma pochi commenti ed interazioni; se la nostra impresa opera in un determinato mercato, come quello italiano, basterebbe dare un’occhiata a qualche profilo tra quelli che ci seguono per vedere utenti completamente fuori dal nostro target, e quindi facilmente riconoscibili come falsi. La reputazione della nostra azienda è molto più importante di un numero, e queste pratiche possono danneggiare la fiducia che i clienti hanno verso di noi.

Quality over quantity

In conclusione, possiamo riassumere quanto detto con questa frase: quality over quantity; è fondamentale ricordarsi che dietro ai numeri, ai dati, alle statistiche, ci sono persone, ed interagire con queste in modo corretto può essere la chiave per costruire una community di clienti soddisfatti ed affezionati.

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